È il viaggio a Sud che più affascina. Vuoi per i colori, vuoi per le incredibili architetture che sembrano sorgere dal nulla.
La kasbah di Amerhidil
Quello di Amerhidil è il castello che campeggia sulle vecchie banconote da 50 dirham. Per raggiungerlo si guada l’oued, il fiume, di solito in secca. Amerhidil significa “luogo dove non c’è nulla”. Probabilmente il palazzo era l’unica costruzione ai tempi dei saadiani e cioè tra la metà del ‘500 e la metà del ‘600. Questo periodo rappresenta l’apice della produzione artistica marocchina, tanto che lo chiamano Rinascimento saadiano.
Gli eredi oggi si contendono la kasbah. Per visitare la parte bella bisogna entrare dall’ingresso più a sinistra, quello vicino al bar, l’altro pezzo di famiglia ha ottenuto solo l’ala destra con le ex stalle e la parte povera, quella dove abitavano le maestranze (interessante, ma non quanto l’altro pezzo di castello).
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